AUTORI

Giuseppe Costantino
Partner
Giulia Cascone
Manager
Fabiola Filardo
Senior Consultant

Analyzing mobility: la lente del framework BIP PACE

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La European Mobility Week è la campagna di sensibilizzazione principale della Commissione Europea sulla mobilità urbana sostenibile. Nata nel 2002, il suo obiettivo è quello di promuovere un cambio di paradigma circa la mobilità delle città europee ed abbracciare nuovi modelli di mobilità , promuovendo un cambio nelle abitudini dei cittadini.

I city users sono chiamati a modificare le loro abitudini di viaggio favorendo la mobilità attiva, il trasporto pubblico locale e le nuove soluzioni di mobilità come lo Sharing o il Mobility As Service.

L’appuntamento annuale si protrae dal 16 al 22 settembre di ogni anno, culminando nella popolare Giornata Senza Auto. L’obiettivo è di migliorare l’efficienza energetica e ambientale dei trasporti urbani, riducendo il traffico veicolare e le esternalità prodotte.

L’evento serve a sensibilizzare cittadini e amministratori sulla sfida della sostenibilità urbana, tramite azioni concrete a livello locale. Le città sono incoraggiate a utilizzare la settimana principale per sperimentare misure innovative di pianificazione, promuovere nuove infrastrutture e tecnologie e raccogliere feedback dalla comunità.

Attualmente, nelle nostre città, l’uso dell’auto privata prevale come modalità di trasporto predominante. Questo scenario è il risultato di una pianificazione urbana orientata verso il dominio dell’auto privata nel secolo scorso, il che ha portato a una crescente dipendenza dall’auto privata per gli spostamenti quotidiani.

Senza dubbio, è evidente che il modello attuale non sia più sostenibile. Emerge la necessità di un profondo cambiamento nel nostro modo di vivere e di spostarci all’interno delle città. Questo cambiamento dovrebbe andare di pari passo con una ristrutturazione dei contesti urbani e un potenziamento delle infrastrutture abilitanti.

Key points

Il numero di veicoli nelle strade è cresciuto leggermente (+0,7%) anche durante gli anni della pandemia, raggiungendo quota 39,8 milioni di unità. (Fonte : Isfort 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani Principali risultati)

Il tasso di motorizzazione è salito al 67,2 veicoli ogni 100 abitanti nel 2021 (rispetto al 65,6 del 2019), confermandosi notevolmente superiore rispetto ai grandi Paesi europei (58 in Germania, 56,7 in Francia, 52,1 in Spagna). (Fonte : Isfort 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani Principali risultati)

L’età media dei veicoli nel 2021 è di 12,2 anni, con un incremento di 0,8 anni rispetto al 2019. (Fonte : Isfort 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani Principali risultati)

Attualmente, circolano ancora 11,3 milioni di veicoli con standard di emissioni pari o inferiori a Euro 3, rappresentanti il 28,5% del totale, con una percentuale del 39,7% nel Sud del paese. (Fonte : Isfort 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani Principali risultati)

Il framework BIP PACE: Passenger, Asset, Community, Environment

Il modello attuale è messo in discussione dallo scenario geopolitico e dalle necessità legate ad un ripensamento del ruolo e delle attività degli attori coinvolti nei processi di mobilità. In tal senso, il panorama delle attività legate alla mobilità può essere analizzato attraverso il framework PACE (Passenger-Asset-Community-Environment), che condensa quelli che sono i pilastri della mobilità e dei trasporti del futuro, abilitando la creazione di un nuovo paradigma che può essere definito seamless, flexible, sustainable e data-driven.

Passenger

Il primo pilastro si basa sul Passenger e sulla centralità dell’esperienza di viaggio  rispetto alla progettazione dei trasporti e delle tecnologie a supporto.

Il ruolo dell’utente all’interno dell’ecosistema della mobilità deve essere letto e reinterpretato sotto il profilo delle nuove abitudini e delle nuove tecnologie, che implicano, sinergicamente, da un lato la variazione dei bisogni espressi dall’altro l’evoluzione delle soluzioni proposte

Il trend, osservato in molti settori, che vede sempre più il cittadino allontanarsi dal concetto di proprietà privata a favore della sharing economy, contribuisce alla trasformazione dell’utente da Driver a Passeggero.

Il passeggero richiede informazioni sempre più personalizzate in base al proprio profilo socioeconomico e demografico per modellare la propria esperienza di viaggio e ottimizzare i tempi di spostamento.

Basti pensare come il valore del tempo e le motivazioni che spingono l’utente a spostarsi siano cambiate radicalmente. Un esempio è la diffusione del ‘remote work’ (lavoro a distanza), che sta avendo un impatto significativo sia sulle motivazioni degli spostamenti sia sulle aspettative legate all’esperienza di viaggio.

In questo contesto, assume ampia rilevanza la disposizione di un’offerta di trasporto varia, flessibile ed interconnessa che possa offrire delle soluzioni fitting con i bisogni individuali di mobilità.

Il paradigma che incarna queste nuove esigenze è quello della ‘Mobility as a Service’ (MaaS), abilitato dalle tecnologie digitali, dall’uso intelligente dei dati e da soluzioni informatiche innovative e integrate. Una piattaforma MaaS integra diverse forme di trasporto e servizi correlati in un unico canale di accesso completo e on-demand. Questo offre agli utenti finali il valore aggiunto di accedere all’intera offerta dei servizi di mobilità presenti sul proprio territorio attraverso un’unica applicazione e un unico canale di pagamento, semplificando il processo rispetto alle operazioni multiple e fornendo la possibilità di ricevere promozioni, pacchetti e informazioni sempre aggiornate sulla rete.

L’obiettivo dei principali operatori di mobilità è quindi quello di incrementare la competitività non solo delle prestazioni dei servizi erogati ma anche e soprattutto dei servizi ancillari forniti tramite le piattaforme digitali, a cui si demanda il ruolo di fornire raccomandazioni efficaci sulle opzioni di trasporto disponibili informazioni real time sul viaggio end to end e di creare itinerari intermodali e sostenibili.

Ecco alcuni esempi di iniziative legate al passeggero:

  • Varsavia offre un servizio gratuito di noleggio biciclette per una settimana in sette distretti per promuovere l’uso delle biciclette come valida opzione di spostamento.
  • Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, ha promosso due campagne per raddoppiare i punti CartaFreccia e i punti X-GO. Durante questa settimana, i viaggiatori hanno avuto l’opportunità di raddoppiare i punti accumulati normalmente su Cartafreccia e X-Go.
  • Trenitalia incentiva l’intermodalità treno-bicicletta nei giorni della Settimana Europea della Mobilità, offrendo il trasporto gratuito di biciclette a bordo degli Intercity previa prenotazione online.
  • Bruxelles ha lanciato l’app Floya, una piattaforma di Mobilità come Servizio che integra vari modi di trasporto, con l’obiettivo di avere 25.000 utenti attivi al mese entro dicembre 2024.”
  • Torino – Mobilità del Futuro: Urban Lab presenta un incontro di approfondimento sul progetto MaaS e l’evoluzione energetica e tecnologica del trasporto pubblico in città.
Asset

Se come primo pilastro abbiamo il Passeggero, ossia la domanda,  il secondo pilastro fondamentale è l’Asset, ossia l’infrastruttura portante del sistema. L’asset oggi viene visto lungo il suo intero ciclo di vita, in una  prospettiva che mira a creare un ecosistema di trasporti più efficiente, sostenibile e intelligente, mettendo in risalto la sinergia tra le infrastrutture e le tecnologie avanzate.

Gli “Asset” rappresentano l’ossatura portante della mobilità, e possono consistere in Asset puntuali, come i mezzi di trasporto, i depositi e le stazioni, e Asset lineari, quali le imponenti infrastrutture stradali e ferroviarie comprensive delle opere d’arte. Questi elementi non sono più visti come statici; stanno vivendo una metamorfosi verso modelli sempre più dinamici, intelligenti e digitali. Essi infatti sono sempre più connessi con sensori di varia natura dalle tecnologie radar siano all’IoT in grado di fornire informazioni sullo stato di salute e contemporaneamente consentire ai veicoli di connettersi con l’infrastruttura stessa.

Nel caso degli Asset puntuali si parla di tecnologia V2X (Vehicle-to-Everything) come elemento chiave, che permette la comunicazione tra diversi veicoli, l’infrastruttura urbana e i diversi sensori disseminati sul territorio, che collaborano in modo sinergico.

Per garantire una bassa latenza e l’affidabilità nella trasmissione dei dati, si devono sviluppare tecnologie di comunicazione di nuova generazione, come il 5G o le tecnologie spaziali.

Per gestire in modo innovativo gli asset, ci basiamo sulle tecnologie chiave dell’Industria 4.0, come il Digital Twin, Iot, il Cloud Computing e l’AI. Questo approccio consente una visione integrata e olistica, rivoluzionando la tradizionale gestione e manutenzione degli asset e migliorando l’efficienza complessiva del sistema.

Per comprendere meglio l’applicazione di questi principi, consideriamo alcuni esempi concreti:

  • A Glasgow, è stato investito £100 milioni per estendere l’infrastruttura ciclabile, con l’obiettivo di creare una città in cui nessuno viva a più di 800 metri da un percorso sicuro entro il 2030, rappresentando un notevole potenziamento degli Asset.
  • In Italia, l’associazione “Italia Nostra” ha lanciato la campagna nazionale #CARASTAZIONE, dedicata alle stazioni ferroviarie impresenziate, organizzando eventi culturali in queste sedi storiche. In ognuna delle sedi dell’associazione si tengono convegni, mostre fotografiche, presentazioni di libri o di progetti di recupero, gite ferroviarie lungo tratte storiche, eventi di mobilità intermodale che abbiano come meta una stazione, camminate lungo le linee dismesse.
  • Al via nella città di Avellino i primi test di un autobus elettrico. L’iniziativa è promossa dalla società Air Campania, azienda del trasporto pubblico locale partecipata dalla Regione, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile (dal 16 al 22 settembre),l test dell’autobus ad Avellino, condotto dai tecnici di Air Campania, prevede la simulazione di diversi percorsi urbani, alternando tratti trafficati con andamento altimetrico variabile, per testare le prestazioni del veicolo.
Community

Il terzo pilastro cruciale  è la community, cuore pulsante amministrativo della mobilità, sempre in misura maggiore attivamente coinvolto nel sistema.

L’emergenza sanitaria ha mostrato come la domanda di mobilità sia particolarmente dinamica e sensibile agli impatti socio-economici. Al fine di poterne valutare l’evoluzione oggi oltre ai modelli tradizionali di stima della domanda è possibile utilizzare l’eccezionale quantità di dati generata in modo incessante dalle tecnologie. Un esempio tangibile di questa fenomenologia emerge chiaramente pensando ai nostri smartphone, i quali, su scala macroscopica, elaborano dettagliate registrazioni dei nostri spostamenti.

Questa evoluzione sta portando a una revisione fondamentale degli approcci tradizionali nei modelli di trasporto, integrando nuove fonti di dati come i dati di posizione derivanti dalle flotte di veicoli (Floating Car Data, FCD) e le informazioni provenienti dai dispositivi mobili. In questo contesto, un approccio basato sui dati che consentono di conoscere sempre più dettagliatamente la domanda di mobilità, abilita  ad una pianificazione più efficace e risulta indispensabile e nel processo decisionale demandato alle amministrazioni per il bene della Community.

Un esempio sono le politiche che agiscono sul cosiddetto soft demand management, ossia le politiche di mobility management ma anche gli interventi di innovazione organizzativa che agiscono sugli orari della città e sui tempi/luoghi di lavoro così come gli interventi che con l’obiettivo di agevolare lo shift modale privato-pubblico, agiscono sul cambiamento delle abitudini di mobilità.

Un ulteriore esempio di servizio per la Community è quello del  “trasporto pubblico su richiesta,” una soluzione che si propone di superare le restrizioni intrinseche dei convenzionali schemi rigidi tipici dei sistemi di trasporto pubblico di linea, a favore di una maggiore capillarità, flessibilità e inclusività.

Il trasporto pubblico su richiesta non si limita a essere un’alternativa ai veicoli privati o ai taxi tradizionali, ma mira ad essere uno strumento per la riconnessione del tessuto urbano e la riduzione del rischio di segregazione di alcuni gruppi sociali. A questi benefici si accompagnano alcuni fenomeni di ripopolazione di aree rurali collocate per lo più ai margini dei grandi centri urbani con fabbisogni di mobilità spesso non soddisfatti.

Attualmente, come riportato dall’UNESCO, circa il 55% della popolazione mondiale vive nelle città che occupano solo il 2% della superficie terrestre ma consumano il 75% delle risorse globali. Con la previsione che entro il 2050 l’80% della popolazione vivrà in aree urbane ad alta densità, emerge la necessità di affrontare sfide sempre più complesse come la congestione del traffico e l’inquinamento dell’aria.

Grazie all’implementazione di sistemi di traffico intelligenti, possiamo intervenire sulla situazione del traffico, promuovendo il risparmio energetico e, di conseguenza, contribuendo a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle nostre città.

Per comprendere meglio l’applicazione di questi principi, consideriamo alcuni esempi concreti

  • Dublino – Make Way Day: Sensibilizza sulle sfide affrontate dalle persone con disabilità durante gli spostamenti urbani, promuovendo l’inclusività e la consapevolezza nella comunità.
  • Zagabria – Zona Pedonale e Trasporto Gratuito: Inaugura una nuova zona pedonale nel centro città e offre il trasporto pubblico gratuito per celebrare la Settimana Europea della Mobilità.
  • #parkingday –  Iniziativa che trasforma temporaneamente gli spazi di parcheggio delle auto in spazi per l’arte e la socialità, promuovendo il concetto di città30 e i suoi benefici.
  • Roma – In Bici al Lavoro: Premia i dipendenti che raggiungono il lavoro in bicicletta o con mezzi di micromobilità, incoraggiando una mobilità più sostenibile.
  • Catania: in occasione del “carfree day” durante la Settimana Europea della Mobilità, la metropolitana di Catania offre gratuitamente il suo servizio ai cittadini per tutta la giornata di domenica 17 settembre.
  • Cesena – BusSì: Mette a disposizione due autobus per visite e giro di prova, consentendo ai cittadini di scoprire opzioni di trasporto alternative.
Enviroment

L’ambiente ormai da diversi anni è un argomento centrale nelle strategie europee e nazionali, con il  Green Deal l’Europa mira ad essere climaticamente neutra entro il 2050.

Un forte impatto sulle emissioni è dovuto ai trasporti e in particolare alle abitudini delle comunità, che molto spesso rispecchiano una cosiddetta”auto-dipendenza”, sia in termini di possesso che utilizzo. Le città italiane hanno un numero eccessivo di veicoli, in particolare autovetture, circolanti e in sosta, con conseguenze negative sulla qualità dell’ambiente urbano.

In questo contesto, le amministrazioni locali devono mettere in atto politiche adeguate per ridurre l’impatto emissivo delle città e ridurne le esternalità.

attuando misure di governance finalizzate a indirizzare le scelte dei cittadini verso forme di mobilità sostenibile.

Queste politiche possono essere categorizzate in base a uno schema multidimensionale ampiamente riconosciuto a livello internazionale denominato ASI (Avoid, Shift, Improve), che prevede:

  • L’approccio “Avoid,” Strategie e politiche per ridurre le esigenze di spostamento delle persone e delle merci riorganizzando gli spazi e i sistemi di vita in città
  • L’approccio “Shift” si caratterizza per politiche di riequilibrio modale attraverso la gestione della domanda e il potenziamento. Queste politiche mirano a aumentare l’attrattività della mobilità sostenibile in alternativa al mezzo privato.

L’approccio “Improve” è focalizzato sul miglioramento delle prestazioni del sistema dei trasporti. attraverso l’uso di tecnologie digitali e a favore della riduzione di emissioni.

Per comprendere meglio l’applicazione di questi principi, consideriamo alcuni esempi concreti:

  • Associazione Kayak di Zagabria – Esperienza “Senza Biglietto del Tram”: Propone rafting a zero emissioni lungo il fiume Sava, consentendo ai partecipanti di esplorare la città da una prospettiva unica e sensibilizzando sulla conservazione della natura.
  • Milano – Mobilità Sostenibile: Offre workshop sulla riparazione delle biciclette per bambini e pedalate all’alba con concerti, promuovendo l’uso di mezzi a basso impatto ambientale.
  • Venezia in Bici: nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità, Venezia ha promosso “Venezia in Bici”, offrendo servizi come il controllo delle biciclette, spettacoli di acrobazie in bicicletta, prove di nuovi modelli di biciclette e varie escursioni in bicicletta per esplorare la città e l’ambiente circostante, promuovendo la mobilità sostenibile e l’uso delle biciclette come mezzo di trasporto urbano.

So What

La settimana Europea della mobilità rappresenta un importante momento di confronto e di presa di consapevolezza da parte degli attori che in modo consistente possono contribuire ad una mobilità sostenibile. Molto è stato fatto e molto c’è ancora da fare, meglio se attraverso un approccio sistemico che abbracci tutti i Pillar su cui bisogna agire per la risoluzione delle criticità e delle principali sfide in ambito trasporti e mobilità.

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