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Il 2022 è stato un anno molto complesso per il sistema gas in Italia. Le tensioni con la Russia, tradizionalmente principale fornitore di gas per l’Italia, hanno portato una riduzione dell’import pari al 64% ed forti rialzi dei prezzi. E’ stato dunque necessario rivedere significativamente il mix di approvvigionamento in ingresso in Italia nel quale hanno sia assunto maggior rilevanza gli import tramite GNL ed Algeria, sia confermata la strategicità dei gasdotti dal Nord Europa e dall’Azerbaijan.
La crisi sul fronte del mercato di fornitura ha trovato un bilanciamento grazie alla riduzione dei consumi dovuta sia al clima invernale particolarmente mite sia le efficienze perseguite a livello nazionale.
Il 2022 rappresenta dunque l’inizio di un periodo di transizione per il settore gas, solitamente caratterizzato da una certa prevedibilità di consumi e importazioni, verso un sistema dinamico in cui la gestione degli stoccaggi, la flessibilità degli approvvigionamenti e l’ottimizzazione dei consumi giocheranno un ruolo chiave.
Cosa ci aspetta dunque nel 2023?
In BIP abbiamo provato a rispondere consapevoli delle sfide che il sistema gas dovrà affrontare negli anni a seguire che si annunciano molto complessi dal punto di vista della logistica dell’energia.
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