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Cosa cambiare, e cosa no, per reggere oggi e crescere domani. Un approccio data-driven.
Questa crisi è diversa, ma non lo è in tutto.
Se il lock-down non ha precedenti per come le scelte di produzione e consumo sono state sottratte a chi produce e chi consuma, sappiamo che quando verrà allentato ci troveremo ad affrontare una crisi economica più convenzionale, per quanto aggravata da eventuali impatti sulla supply chain e dalla preoccupazione per possibili ulteriori fasi di chiusura.
Il ruolo del marketing non è di usare l’emergenza come opportunità di branding a basso costo, ma di porre le condizioni per sopravvivere oggi e tornare a crescere domani.
In questo momento, siamo tutti costretti a prendere rapidamente decisioni complicate con un impatto sproporzionato sul nostro futuro: basti pensare che meno del 30% di aziende che hanno operato determinate scelte di budget durante la recessione del 2008 sono poi tornate ai livelli di quota di mercato e profittabilità precedenti.
D’altra parte, chi ha scelto un approccio diverso è cresciuto 9 volte più velocemente.
Crediamo che soprattutto in questo momento di incertezza si debba fare tesoro dell’esperienza del passato, e imparare dai successi e dagli errori altrui.
Il paper “Il Marketing Mix in tempi di crisi” consolida i risultati più significativi di un campione di studi econometrici per offrire raccomandazioni data-driven alle principali domande che il marketing si trova ad affrontare:
- Come rivedere i budget di comunicazione?
- Come rivedere i livelli di prezzi e promozioni?
- E’ il momento di investire in innovazione?
- Come agire sui canali di vendita?
Grazie a questi studi sappiamo in larga misura cosa succederà, ma non ancora a chi. Quello sta alle scelte di ciascuno di noi.
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